BIO

Mario Evangelista è musicista, compositore, arrangiatore e polistrumentista da vent’anni.

Attualmente è attivo con la sua band Pitchtorch (in compagnia di Danilo Gallo dei Guano Padano e di Marco Biagiotti dei The Vickers / L’Albero ) con cui ha dato alle stampe il primo lavoro omonimo nel settembre del 2019. Il secondo è intitolato I Can See The Light From Here ed è uscito  il 3 febbario 2023, distribuito da Ird.

Il primo album ha avuto un notevole successo di critica, risultando secondo Repubblica Firenze uno dei lavori più interessanti del 2019. L’album è stato inoltre citato da Repubblica, Battiti di Radio3, Buscadero, Blow Up, Rockerilla e decine di altre riviste specializzate e blog musicali. Fabio Cerbone di Roots Highway l’ha inoltre inserito fra i 10 migliori dischi di Americana prodotti in Italia nell’ultimo decennio. Il secondo capitolo è uscito nel 2023 ed ha ospitato Joachim Cooder (figlio del chitarrista Ry), Beppe Scardino dei C’mon Tigre e Francesco Bigoni.

Da tempo si dedica alla produzione di dischi per altri artisti, e questo lo ha portato a registrare nei migliori studi italiani ed esteri, tra cui i celebri Abbey Road Studios di Londra. Proprio in questo studio ha ultimato la produzione del disco The Calling della cantante francese Dominique Lesourd aka LaDom In Florence; l’album è stato pubblicato nel 2023 ed è distribuito dalla Ird.

È inoltre attivo con la formazione The Gutbuckets, con tre dischi pubblicati: Kick Out The Lomax (2014), Gasfire Rag“(2016),  co-prodotto dalla Regione Toscana e Made In Jambona (ILPB, 2022), con numerose presenze in festival e rassegne di tutta Italia.

È stato membro di band quali Riserva Moac, Radioscilla e Sousaphonix (diretti da Mauro Ottolini).

Con la Riserva Moac ha registrato l’album Babilonia (2015, Galileo) ed ha suonato nei migliori festival italiani ed europei tra cui Polka Beats Festival (Polonia), Sommerfestival der Kulturen (Stuttgart, DE), Kirchentag auf dem Weg (Jena, DE), Yaam (Berlino, DE), Montelago Celtic Festival (Ancona, IT) e tanti altri.

Ha condiviso il palco e lo studio con la band còrsa L’Alba, registrando l’acclamato A Principiu (Buda Musique, 2021), disco che ha vinto numerosi premi nelle classifiche di world music di tutto il mondo ed è stato premiato anche al Womex 2022. La sua presentazione ufficiale è avvenuta a Parigi con due concerti sold out presso lo Studio de l’Ermitage.

È attivo come turnista, ricercato soprattutto per le sue doti di arrangiatore e di poli-strumentista. Suona infatti chitarra resofonica, elettrica e acustica (in diverse accordature), pedal steel e lap steel, banjo, mandolino, ukulele, pianoforte, flauti irlandesi e zampogna a chiave.

A settembre 2024 inizierà il suo primo corso come docente universitario presso l’Istituto Avventista di Firenze dal titolo History of Italian Music – from the 15th century to the Present.

È laureato in Musicologia e Beni Musicali presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli studi di Firenze e si è specializzato nello studio della musicologia afroamericana, diventando membro dell’ormai dismessa Società Italiana di Musicologia Afroamericana (Sidma) diretta da Stefano Zenni.

Ha pubblicato come giornalista freelance per le più importanti riviste italiane di settore dedicate al jazz quali Musica Jazz, Il Giornale della Musica e Jazzit.

Insieme a Simone Cavagnino è autore della trasmissione radiofonica Jazz Tube, dedicata al jazz ed alle sue contaminazioni. Eletta una delle cinque migliori trasmissioni musicali italiane insieme a Battiti.

È autore del saggio musicologico Teatri Nascosti – Gesto segno e drammaturgia nell’opera di Sylvano Bussotti (LoGisma, 2013) ed è coautore di Appunti di Rock (Il Foglio Letterario, 2014).